La Grande Scuola, che insegnava nelle Piramidi, si occupava della conoscenza oggettiva dell’universo reale. Aveva creato la scienza dell’Ottica Psicologica, che studiava gli specchi che riflettevano solo ciò che vi è di malvagio in un volto che si poneva davanti a loro.
Il candidato, ponendosi davanti allo specchio, non vedeva più nulla, perché si era purificato di tutto ciò che in lui vi era di malvagio, e diventava così Maestro dello Specchio Puro.

CHRONOS, IL CINEMA PERDUTO

Il cinema è sempre esistito.
La trasformazione della luce in immagini in movimento è una scoperta naturale e l’uomo l’ha sempre avuta lì, a portata di polpastrello.
Tutte le civiltà hanno fatto cinema:
Cinesi, Maya, Cartaginesi, Antichi Romani, tutti per vie diverse, sono arrivati, secoli o millenni prima dei fratelli Lumiere, all’invenzione che permette di fissare la vita nel suo scorrere: un rituale che sembrava appannaggio esclusivo degli Dei.
La stessa biblioteca di Alessandria aveva anche un enorme magazzino di filmati provenienti dalle più antiche epoche e comprendeva sale per la visione e un cineforum.
Il cinema è dunque più vecchio della ruota, ma le tracce di questa invenzione, giudicata troppo pericolosa per lo sviluppo della razza umana, sono state cancellate dai controlli dei vari poteri centrali, così metodologicamente nel tempo da far supporre l’esistenza di una organizzazione segreta transnazionale e transculturale, una società segreta per il controllo evolutivo dell’uomo, destinata a controllare nel corso del tempo il bene e il male, si sentono molti nomi al riguardo , i sei saggi segreti , il priorato di sion, il re del mondo, ma nel nostro caso vi è solo un nome; I NEMICI DEL CINEMA.

L’umanità è così rimasta orfana di un immenso patrimonio cinematografico e non ha mai potuto vedere con i propri occhi i momenti fondamentali della propria storia filmati da geniali registi babilonesi od etruschi, solo i pochi oppressori occulti anno beneficiato di questo sapere, da sempre pochi e malvagi eletti possono osservare e capire, far rivivere la storia nel presente in un ciclo continuo.

Non tutto il materiale è però andato distrutto: anche il più fragile frammento visivo, il più microscopico elemento di macchinari apparentemente inspiegabili è stato sufficiente per ricostruire le tecnologie e la cinematografia di epoche e civiltà che credevamo prive delle meraviglie del cinema.
Per poter iniziare questo percorso è però necessario spogliarsi di tutti i condizionamenti, liberare la mente e accettare che l’incredibile, la realtà, la vera conoscenza si fondano su basi che noi abbiamo appena sfiorato, il nostro progresso non è che un’oscura superstizione che ci rende cechi, da sempre siamo circondati da prove inconfutabili che il nostro estremismo oscurantista non ci permette di vedere.

CHRONOS, CINEMA PERDUTO è la storia segreta del cinema.
Il suo obiettivo:
fare luce sul più gran segreto dell’umanità,
rintracciare i film girati dalle più svariate popolazioni,
svelare le tecniche mirabolanti e le intuizioni che hanno portato alla creazione di capolavori immortali.

1=LE PIETRE MAGNETICHE DELL’ABATE HELVETIUS


Nello stesso convento dove è stata inventata la polvere da sparo, un monaco tiene una bizzarra collezione di rocce.
Come casualmente si è scoperta la polvere da sparo così si scopre che certi metalli sono naturali composizioni della stessa miscela con cui oggi è fabbricato il nastro magnetico.
Composizioni di minerali che registrano e immagazzinano le onde elettromagnetiche emesse dai corpi in particolari condizioni elettromagnetiche stimolate dall’allineamento planetario.
Una lastra di rame strofinata e ruotata attorno alla pietra ne sensibilizzava il contenuto elettromagnetico, che era fissato su lunghe lastre di nitrato d’argento, che a sua volta con l’ausilio di specchi e lampade solforose ne trasmettevano un fascio di confuse immagini visibili su fumi e vapori di cristallo quarzato, vapori con corpuscoli sensibili allo stimolo come i pixel d’oggi.
Modificando le testine analogiche di un normale lettore vhs, è possibile avere un lettore tridimensionale, analizzando le rocce si ottiene un debole segnale televisivo.
Ogni roccia è una testimonianza di un diverso periodo storico.
Le rocce erano impressionate durante particolari congiunzioni astrali per cui determinati metalli diventavano fotosensibili.
La scoperta è fatta dal frate circa 15 anni dopo l’invenzione della polvere nera, si decide di tenerla segreta visto il terribile effetto della prima scoperta, si sceglie di approfondire gli studi sulla geometria astrale e di ricercare per il mondo tutte le pietre che potrebbero essere state sensibilizzate.
Con strani tabulati dall’aspetto magico una diaspora di frati prima e di militari poi inizia a collezionare pietre…………
Come già citato la casta militare degli imperi centroeuropei riesce ad intercettare un traffico di pietre tra monaci e con sistemi coercitivi a farsi confessare parte del segreto, la notizia è comunque così incredibile che rimane circoscritta a speciali reparti autonomi di ricognizione che raramente rivelavano agli alti comandi strategici la fonte delle loro notizie.

La segretezza della ricerca è testimoniata dalla vastissima catalogazione di pietre nel monastero e nell’esercito asburgico (ora austriaco), enormi padiglioni stivati di pietre di cui nessuno capisce l’utilità, ma che per ordini superiori nessuno si azzarda a buttare.

Agenti travestiti da mendicanti disseminavano di pietre il territorio del nemico, in concomitanza di pleniluni e equinozi, per poi passare a riprenderle tempo dopo, e chi si sarebbe curato di un pazzo collezionista di pietre…………
Forse tuttora veniamo studiati e osservati da apparenti mendicanti.
Le pietre magnetiche dell’abate diventano strumento di strategia.
Sono così in nostra mano rari filmati del sacco di Roma, la battaglia di Pavia…
Dischi di rame e sistemi di specchi fatti ruotare intorno alle pietre magnetiche e proiettavano su vapori sulfurei, cascate e arcobaleni immagini molto vicine al moderno cinematografo.

2=la luce del drago verde
La pornografia si dice sia figlia della nevrosi modernista?
O forse un capriccio che segue l’uomo dai suoi primi passi nella civiltà.
il vaporoso fiato di Quoc Quong drago filosofo, il tutto sembra abbia avuto inizio per i capricci di un un’anziano e corrotto protettore della provincia dello yunnan, talmente goloso di sesso da non accettare l’idea che il tempo gli proibisse le giovanili acrobazie, per gioire di nuovo con le sue concubine giovanissime le faceva giacere con giovani maschi, che poi faceva uccidere, infine riguardava senza posa i rulli pornografici esaltato dal fascio proiettato da questa strana lanterna magica .
Per arrivare a questo, schiere di maghi e stregoni persero la testa, ma alla fine si trovò una strada.
Enormi tele venivano bagnate in soluzioni chimiche segrete, che rendevano la tela sensibile alle sagome e alle ombre, venivano poi adornati interi padiglioni dedicati alle più varie esperienze amorose, fuochi continui sensibilizzavano le scene sulla tela che decine di schiavi arrotolavano facendola scorrere, su colonne rotanti, adiacenti ad enormi bracieri, il tutto assomigliava ad un’enorme moviola gigante, gli enormi rulli venivano poi conservati in vuoto pneumatico, sino al momento di essere proiettati, fuchi solforosi creavano una luce simile agli affetti di certe discoteche moderne, frenetici schiavi srotolavano i rulli nascondendo i fuochi con le tele, il fascio proiettato veniva catturato da vapori nebbiosi al fosforo, dove rivivevano le imprese erotiche di centinaia di concubine, alla sua morte il vecchio si fece seppellire con tutte le tele i bracieri e le teste dei suoi maghi e chimici.
Soltanto il ricordo di questa strana esperienza, passando di villaggio in villaggio portò all’ideazione delle famose ombre cinesi , comunque molto più edulcorate e popolari, nulla a che vedere con le storie di concubine, pornografia mistica e
intrattenimento segreto dei fiduciari del vecchio governatore della dinastia tang.

3= GLI SCUDI CHE CANTANO

Non a caso in gallia il capo veniva portato in trionfo sullo scudo, lo scudo specie se tondo è sempre stato importante nella primitiva arte della guerra, e non sempre per il suo scopo protettivo in battaglia, che bisogno aveva il generale capo di uno scudo, che bisogno ne aveva Annibale, protetto dalle sue guardie del corpo……….
Fanno sorridere gli specchi di Archimede usati per l’assedio di siracusa……..
Non erano che il ripescaggio minimale e goffo di sistemi di riflessione elettromagnetica usati da maghi e sacerdoti punici, che riuscivano imitando quei fenomeni naturali di tempeste elettromagnetiche ad imbrigliare e direzionare le onde visive, su alcuni dischi simili a scudi.
Strane macchine seguivano l’esercito punico in battaglia, come riportava anche la cronaca del PUNICHUM di Castro Livide (testo introvabile se non copiato in armeno antico) storico minore al servizio di Scipione, in alcune frasi del testo si cita confusamente una macchina che piega il fulmine, che non sembrava avere scopi bellici, ma tenuta in grande considerazione nello spiegamento punico.
Gli scudi di rame dell’esercito punico erano impressionati da onde elettromagnetiche traducibili in immagini proprio come i moderni dischi dvd.
Il risultato veniva poi utilizzato a scopo celebrativo, nelle parate delle vittorie a Cartagine, ogni guerriero di rango superiore si schierava dietro alla macchina che piega il fulmine e con l’amplificazione della luce dei roghi della vittoria di particolari lenti concentrate, proiettava la sua parte di battaglia, il generale capo fungeva da regista operando tagli e correzioni al materiale originale, i dischi venivano poi riposti in saloni adiacenti al porto nascosto della città punica, riutilizzati poi in particolari cerimonie collettive di sapore populista….
Mai come in questa occasione si arriva ad un utilizzo del cinema antico come moderno strumento di controllo popolare, i romani nella loro cieca violenza distruttrice distrussero tutto, fondendo i dischi, di cui non capivano l’utilizzo e considerando le testimonianze degli spettacoli menzogne da disertori……..
Ma la voce di queste proiezioni sembra alla base della costruzione filosofica della colonne celebrative di Costantino e Traiano, veri e propri film degli eventi bellici

Da qui la strana e bizzarra scelta delle date e dei posti di alcune battaglie cruciali decise dai punici:venivano decise in base alla luce e alla bellezza del paesaggio…
Come mai Annibale non attacco Roma quando si trovava a soli 50 km, forse per una cattiva luce di scena è la risposta più appropriata………………..;
Siamo così in possesso di alcune immagini inedite della battaglia di Cannes e della traversata delle Alpi.


4= la bibliovideoteca di Alessandria
Quanto si trovava ad Alessandria era soltanto una copia cartacea del sapere esistente, che era altresì conservato su dischi elicoidali.
Demetrio fonda la biblioteca dopo aver scritto la sua opera su un fascio di luce nel cielo, probabilmente la prima traccia di una proiezione di immagini.
La Biblioteca di Alessandria disponeva anche di alcune sale separate adibite alle proiezioni.
Stando alle leggende conteneva anche libri stampati e dischi di rame magnetici.
L’opera omnia di Beroso, sacerdote babilonese rifugiatosi in Grecia, ci documenta l’incontro con esseri extraterrestri, gli Apkallus,simili a pesci, che vivevano dentro scafandri, e avrebbero donato agli uomini le prime conoscenze scientifiche.

Bisogna conoscere alcuni dettagli per capire che non è impossibile imbrigliare le immagini, anche senza essere dotati di particolare tecnologia di massa.
Per esempio pensare al fenomeno definito MORGANA cui si assiste nel deserto e in parte origine dei cosiddetti miraggi….
Il calore determina strane riflessioni su differenti strati di atmosfera aventi diverse cariche di umidità e calore.

Per chi ha costruito piramidi che sintetizzano mappe astrali intergalattiche non è certo un problema, ricreare governandolo il cosiddetto effetto morgana, anzi è probabile che i miraggi desertici non siano altro che macchine per proiezione dimenticate , o buttate da predoni superstiziosi.
In tempi in cui si scriveva su papiri o pergamene animali, risultava più comodo inventare qualcosa che potesse contenere lo straordinario sapere di millenni.

Ad Alessandria erano conservati le copie cartacee degli archivi imperiali, era conservato il sapere destinato al popolo o agli stranieri, una copia di servizio, sintetica e semplificata di tutto il sapere che i sacerdoti egizi per ultimi anno immagazzinato.
Nei dischi del sole i sacerdoti immettevano i codici atmosferici di tutto il loro sapere, ricreando poi gli eventi in speciali sale climatizzate, capaci di riprodurre le immagini ed i suoni, per il solo gusto del faraone e della casta sacerdotale.
Al tempo di ACHENATHON una delle prime rivoluzioni monoteistiche , i nuovi sacerdoti distrussero quasi tutti i dischi elicoidali del sapere ,e sterminarono gli addetti alle proiezioni,
quando gli antichi sacerdoti ripristinarono i vecchi dei e le antiche usanze, ormai quasi tutto era stato perduto solo alcuno dischi si salvarono e vennero messi nella grande biblioteca di Alesandria, ma potevano essere riprodotti solo in parte, e lentamente si perse del tutto la loro memoria……


Rimaneva così solo una copia cartacea dei grandi dischi del sole, sorta di immensi proto-cd dove era storata tutta la conoscenza dei mondi.
Ma ancora la beffa finale mancava, i dischi superstiti furono poi portati nel nuovo mondo da sacerdoti egizi, in previsione del tempo oscuro gravante sulla loro civiltà trasmettendo così alcuni saperi segreti sulla riproduzione delle immagini ad alcune branche del sapere delle civiltà precolombiane, purtroppo furono poi fusi in leghe d’oro dai conquistadores spagnoli, obliterando per sempre i segreti dell’alba del tempo…

5=
Il panopticon di Nazca
I giganteschi animali visibili solo da grande altezza erano un tempo animati.
Gli enormi disegni che da tempo tormentano l’immaginazione di tutte le civiltà moderne, si svelano solo a chi vuole capire sino in fondo il loro dinamico staticismo.
L’uso degli aquiloni sacerdotali, ci aiuta a capire come anche popoli che non potevano volare, potessero usare la riflessione su grandi superfici riflettenti, ancorate ai fragili telai degli aquiloni sacri.
Lastre di argenti trattato e levigato dai sacerdoti diventavano superfici levigatissime in grado di riflettere con una buona approssimazione le gigantesche figure di terra.
Nelle notti sacre agli dei i sacerdoti da varie montagne facevano levare in volo i giganteschi aquiloni, alcuni con una superficie pari ad un odierno campo di calcio, gli aquiloni si levavano in volo da varie montagne, e venivano governati da squadre di adepti fedeli al loro sacerdote uccello, il sacerdote che guidava come in una grande regia il movimento dell’aquilone, si aspetta il buio più profondo , poi si incendiavano le scanalature che determinano a terra i contorni dei vari disegni, come per incanto il popolo della pianura vedeva innalzarsi nel cielo il disegno infuocato delle varie figure riprodotte al suolo.

Il grande sacerdote uccello dal tempio aveva preordinato una specie di regia, in modo da introdurre, con tempi e mixaggi appropriati, una narrazione cronologica delle figure, i migliori tra i grandi sacerdoti sono riusciti anche a fondere insieme parti dei disegni in animazioni similari al concetto di ombre cinesi.

Il popolo seguiva le profezie del grande sacerdote osservando il susseguirsi di immagini infuocate nel cielo notturno, e mai a nessuno prima dell’invenzione dell’aeroplano è mai venuto in mente di associare gli strani segni della montagna con figure leggibili.

Il grande sacerdote uccello usava la riflessione infuocata dei grandi disegni in piccole variazioni animate come molti dei nostri neon circuiscono i passanti delle moderne metropoli.

6= le steli ittite
gli ideogrammi cuneiformi sono un sistema binario che permette di memorizzare miriadi di informazioni.
La scrittura cuneiforme ha sempre rappresentato un’enigma sia per al decifrazione sia per al strana forma dei segni, praticamente unici rispetto ad altre culture contemporanee.
Altra cosa dimenticata è che gli ittiti riempivano con la loro scrittura ogni angolo libero delle grandi superfici delle mura cittadine, costruite con mattoni a fango crudo.
Tutta la città era in realtà un’enorme data base, HIVAN GOLINOV un russo matematico informatico di professione e storico dilettante, arrivò a decifrare l’enigma per caso guidato dalla musa della noia, seguendo un complicato software russo di calcolo comparato matematico, comincio per noia ad inserire i caratteri cuneiformi che copiava da un libro, seguendo le logiche del calcolo binario, il computer immagazzino milioni di simboli, sino a quando non schiaccio la parola render, il software cominciò ad auto istallarsi, e dopo diverse ore il computer salto bruciandosi.
La commissione russa incaricata di capire le cause del piccolo incidente si ritrovo così per le mani i resti dell’hard disk, tentando di ripristinarlo si accorsero che le immagini sul computer riportavano stralci di vita al tempo degli hittiti, la notizia ebbe una certa notorietà ma poi il crollo del sistema sovietico travolse tutto, ora per pochi rubli hivan svende questi filmati e foto, a chiunque ne faccia richiesta ma nessuno a mai approfondito la ricerca su altre steli o documenti di sicura origine hittita, per verificare l’esattezza del fenomeno e i suoi possibili sviluppi, ,a occhio e croce esistono chilometri di scritti hittity da controllare.

7= IL RE’ SOLE a 25 piccioni al minuto

Le follie di un re spesso arrivano a contenere tante e tali assurdità che possono anche anticipare il futuro.
Si conoscono molte delle follie del re sole e della sua corte, alcune sono così assurde che molti hanno preferito dimenticare………
i ritmi erano più lenti, e ci si accontentava di un ritmo che ora riterremo molto basso, ma erano altri tempi e per molti era una magia incredibile vedere come in differita una storia comporsi su un campo collinoso.
Se per esempio a marsiglia si svolgeva un varo di un nuovo galeone si poteva assistere all’evento senza muoversi dai piaceri di marsigia, l’evento veniva disegnato e spedito con piccioni viaggiatori con carte numeriche, ritrattisti e paesaggisti disegnavano su griglie divise in piccoli quadrati, 768 x 576, schiere di matematici e cabalisti sintetizzavano il disegno in griglie segmentate facendo corrispondere ad ogni punto un colore primario.
Le griglie venivano mandate in ordine cronologico tramite piccioni arrivati a versailles; venivano decriptate da altri saggi che come nell’esercito passavano le informazioni ai capitani, ai sergenti e ai caporali del colore segmento ognuno comandava un piccolo manipolo di persone che alzavano a seconda degli ordini un diverso rettangolo dipinto con uno dei colori segnalati.
Dalla reggia la corte vedeva come su un televisore comporsi un filmato che scorreva alla velocità di 25 tavole al minuto…
forse lo stesso cagliostro si celava dietro tanto stupore…
Con questa tecnica venivano raccontate a corte vicende romantiche o militari o di semplice cronaca con una differita di circa 20 minuti di ritardo sull’evento originale; il ritardo era proporzionale alla distanza…………..

8=
specchi convessi che memorizzavano immagini
l’alchimista veneziano…

9=lo zootropio maya
come muovere questo zootropio?
c’era bisogno di una fonte d’energia sovrumana.
Enormi pietre con figure similari eppure differenti, strana associazione per quello che da sempre viene ritenuta null’altro che architettura e scultura ornamentale.
Ma se proviamo a trascendere, dalla visione nozionista che ci è stata propinata e con l’ausilio dei moderni computer immettiamo le immagini in sequenze differenziate in un programma che simula i movimento degli zootropi fine 800, avremo la sorpresa di vedere le pietre danzare, i volti se impostati correttamente si animano in un continuo mutare di espressioni , quasi a cantare, infatti i movimenti delle bocche seguono una linea che conferma gli studi sulla fonetica della lingua originale maja ormai perduta per sempre.
Gli zootropi sono la base di studio di una civiltà preelettrica che ha portato poi nel nostro mondo al cinema, ma i nostri erano di carta o cartone al massimo di legno, e delle dimensioni di un mezzo metro al massimo, perché mai i maja avrebbero costruito zootropi delle dimensioni di 80 metri quadrati e del peso di decine di tonnellata utilizzando solo la pietra?

Forse la spiegazione per le dimensioni era la visione di massa, immaginiamo il popolo maja recarsi ai due spettacoli serali di rotazione animata, forse il fatto di essere costruiti in pietra era per l’utilizzo del fuoco come potenziatore visivo notturno, ma come muovere alla velocità esorbitante di 25 rotazioni al secondo una tale massa, migliaia di schiavi con corde e pulegge avrebbero azionato una simil trottola lignea che serviva da telaio alle maschere in pietra?
È un’ipotesi ma calcoli dell’istituto tecnico di mexico city dimostrano che nemmeno un generatore nucleare a pieno regime avrebbe resistito per più di pochi secondi.

Forse vi hanno a che fare le teorie sull’annullamento gravitazionale, di determinati metalli a determinate velocità di rotazione in un sistema a catena di diminuzione del peso?
Ma questo la nostra civiltà lo scoprirà solo tra 300 anni,
quindi ?…………………………………..

10= L’OCCHIO DELLA TEMPESTA
cinema come granelli di sabbia
esposta ad altissima temperatura la sabbia si vetrifica,
vetrificando cattura la luce ed immagazzina immagini…
tutto questo è scritto anche nel corano, e i mistici shufi del deserto si accorsero di tutto osservando i fulmini colpire il deserto durante furibonde tempeste, e alle corti degli emiri gli alchimisti sempre ben accetti seppero replicare il fenomeno, si attendevano le tempeste e come avrebbe fatto BENIAMINO FRANKLIN molti secoli dopo, attiravano i fulmini con strane antenne, intorno si svolgevano le scenette spesso a carattere religioso, il fulmine arrivando, fondavano la sabbia vetrificandola.
Il vetro veniva tritato, i frammenti fatti ruotare, in una lampada aladinesca che poteva riproiettarli solo con l’ausilio di un altro fulmine, ogni granello cattura così la sua versione dei fatti, un insieme di granelli compongono una storia, in una visione che ricorda quella di alcuni effetti del film MATRICS.
In alcuni suq di Khartoum si trovano ancora sacchetti contenenti ora cinquecento ora mille granelli vetrificati:
Il corrispondente delle odierne videocassette.

11= I CORNI DI DIAMANTE
E’ risaputo che le api possano vedere i raggi infrarossi.
Sembra altrettanto certo che le mantidi “vedano” onde radio,
per non parlare degli scarabei che i cui organi visivi arrivino a sondare i raggi gamma
Gli antichi Egizi si erano specializzati
Bastava cambiare insetto per mutare visione…
Un listello di rame conficcato nel nervo ottico umano e collegato all’altro capo all’insetto funzionava così da interfaccia tra la visione insettiforme e quella umana.
Specializzati nella trapanazione del cranio si abituarono ad avere confidenza con l’interno del sistema umano, mummie segrete sono conservate in speciali reparti dei più importanti musei egizi di tutto il mondo.
Come dei cornuti i sacerdoti più alti nella gerarchia avevano piccole escrescenze che uscivano dalla testa, come moderni spinotti fungevano come collegamento tra il nervo ottico umano e il sistema nervoso insettivoro.
Il tutto non è confermato ma sembra che una di queste mummie si trovi a torino, e che sul sarcofago vi siano geroglifici sufficienti per arrivare a replicare l’esperimento.
Al museo negano ma da circa un anno si sono stretti i legami, con università sudamericane, e alcuni dei + famosi insettologi stazionano regolarmente in alberghi adiacenti al museo.
Molto interesse suscita la notizia anche nei servizi segreti, dopo le unità cinofile ecco arrivare le improbabili unità insettivore, se la notizia fosse confermata l’esercito italiano si porrebbe in situazione di grande avanguardia nel contesto degli eserciti della nato.


12=
Dalle seppur vaghe descrizioni lasciate, risulta che Platone abbia visitato Atlantide prima che venisse sommersa dalle acque.
Vasta però è la quantità di resoconti da lui omessa per evitare che il panico si diffondesse tra la società greca non ancora ritenuta pronta per venire a conoscenza di una scienza tanto progredita.
Risulta che in Atlantide esistessero sale cinematografiche attrezzate per ospitare numerosi spettatori, e proiezioni quotidiane, delle quali le vestigia inequivocabili sono riscontrabili nel mito della caverna.

13= la moviola dei ciclopi
In una spianata del Luristan (l’Iran odierno) troviamo i resti di una lunga fila di colonne disposte in un tracciato che nessun archeologo è riuscito a decifrare.
Si tratta degli elementi di una gigantesca moviola su cui una razza di Giganti faceva scorrere la pelle di enormi serpenti istoriata di immagini che creavano l’impressione di movimento.
Un sistema di lastre di sale la proiettava poi su un telaio formato da pelli di bufalo conciate e cucite insieme.
Sistema sicuramente usato anche per chiarire definitivamente i mistero di STONEHENGE.
Le colonne delle moviole iraniane o i resti dei templi del sole nel nord dell’inghilterra sono i resti dei ciclopi erranti, una razza in estinzione dal fulgido passato che vagava tra le nuove razze di uomini ritagliandosi il ruolo di intrattenitori.
I ciclopi vagavano tra i regni dei nuovi uomini ormai padroni del pianeta, nuovi padroni barbari ed ignoranti che si entusiasmavano a morte alla vista di questi prodigi che i giganteschi reduci riuscivano a riprodurre in così svantaggiate condizioni.

Convincendo qualche capo locale a prestargli schiavi li mettevano al lavoro per costruire queste strane forme architettoniche, una volta terminate, i ciclopi riproducevano il miracolo del cinema ai villici primitivi che erano pronti ad adorarli come dei, avete mai pensato che la forma di STONEHENGE è straordinariamente simile ad uno zootrofio per animazione?
E che le strutture al centro fungevano da guida a strutture di legno azionate da tiranti che solo i ciclopi potevano azionare per la loro struttura, un rogo al centro e pelli levigate e dipinte dei serpenti primordiali lunghi si dice 70 metri, e la magia era compiuta, spiegando come mai la leggenda dei ciclopi sia diffusa su tutta la dorsale del vecchio mondo.



 

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