La Grande Scuola, che insegnava nelle Piramidi, si occupava della conoscenza
oggettiva dell’universo reale. Aveva creato la scienza dell’Ottica
Psicologica, che studiava gli specchi che riflettevano solo ciò che vi
è di malvagio in un volto che si poneva davanti a loro.
Il candidato, ponendosi davanti allo specchio, non vedeva più nulla,
perché si era purificato di tutto ciò che in lui vi era di malvagio,
e diventava così Maestro dello Specchio Puro.
CHRONOS, IL CINEMA PERDUTO
Il cinema è sempre esistito.
La trasformazione della luce in immagini in movimento è una scoperta
naturale e l’uomo l’ha sempre avuta lì, a portata di polpastrello.
Tutte le civiltà hanno fatto cinema:
Cinesi, Maya, Cartaginesi, Antichi Romani, tutti per vie diverse, sono arrivati,
secoli o millenni prima dei fratelli Lumiere, all’invenzione che permette
di fissare la vita nel suo scorrere: un rituale che sembrava appannaggio esclusivo
degli Dei.
La stessa biblioteca di Alessandria aveva anche un enorme magazzino di filmati
provenienti dalle più antiche epoche e comprendeva sale per la visione
e un cineforum.
Il cinema è dunque più vecchio della ruota, ma le tracce di questa
invenzione, giudicata troppo pericolosa per lo sviluppo della razza umana, sono
state cancellate dai controlli dei vari poteri centrali, così metodologicamente
nel tempo da far supporre l’esistenza di una organizzazione segreta transnazionale
e transculturale, una società segreta per il controllo evolutivo dell’uomo,
destinata a controllare nel corso del tempo il bene e il male, si sentono molti
nomi al riguardo , i sei saggi segreti , il priorato di sion, il re del mondo,
ma nel nostro caso vi è solo un nome; I NEMICI DEL CINEMA.
L’umanità è così rimasta orfana di un immenso patrimonio
cinematografico e non ha mai potuto vedere con i propri occhi i momenti fondamentali
della propria storia filmati da geniali registi babilonesi od etruschi, solo
i pochi oppressori occulti anno beneficiato di questo sapere, da sempre pochi
e malvagi eletti possono osservare e capire, far rivivere la storia nel presente
in un ciclo continuo.
Non tutto il materiale è però andato distrutto: anche il più
fragile frammento visivo, il più microscopico elemento di macchinari
apparentemente inspiegabili è stato sufficiente per ricostruire le tecnologie
e la cinematografia di epoche e civiltà che credevamo prive delle meraviglie
del cinema.
Per poter iniziare questo percorso è però necessario spogliarsi
di tutti i condizionamenti, liberare la mente e accettare che l’incredibile,
la realtà, la vera conoscenza si fondano su basi che noi abbiamo appena
sfiorato, il nostro progresso non è che un’oscura superstizione
che ci rende cechi, da sempre siamo circondati da prove inconfutabili che il
nostro estremismo oscurantista non ci permette di vedere.
CHRONOS, CINEMA PERDUTO è la storia segreta del cinema.
Il suo obiettivo:
fare luce sul più gran segreto dell’umanità,
rintracciare i film girati dalle più svariate popolazioni,
svelare le tecniche mirabolanti e le intuizioni che hanno portato alla creazione
di capolavori immortali.
1=LE PIETRE MAGNETICHE DELL’ABATE HELVETIUS
Nello stesso convento dove è stata inventata la polvere da sparo, un
monaco tiene una bizzarra collezione di rocce.
Come casualmente si è scoperta la polvere da sparo così si scopre
che certi metalli sono naturali composizioni della stessa miscela con cui oggi
è fabbricato il nastro magnetico.
Composizioni di minerali che registrano e immagazzinano le onde elettromagnetiche
emesse dai corpi in particolari condizioni elettromagnetiche stimolate dall’allineamento
planetario.
Una lastra di rame strofinata e ruotata attorno alla pietra ne sensibilizzava
il contenuto elettromagnetico, che era fissato su lunghe lastre di nitrato d’argento,
che a sua volta con l’ausilio di specchi e lampade solforose ne trasmettevano
un fascio di confuse immagini visibili su fumi e vapori di cristallo quarzato,
vapori con corpuscoli sensibili allo stimolo come i pixel d’oggi.
Modificando le testine analogiche di un normale lettore vhs, è possibile
avere un lettore tridimensionale, analizzando le rocce si ottiene un debole
segnale televisivo.
Ogni roccia è una testimonianza di un diverso periodo storico.
Le rocce erano impressionate durante particolari congiunzioni astrali per cui
determinati metalli diventavano fotosensibili.
La scoperta è fatta dal frate circa 15 anni dopo l’invenzione della
polvere nera, si decide di tenerla segreta visto il terribile effetto della
prima scoperta, si sceglie di approfondire gli studi sulla geometria astrale
e di ricercare per il mondo tutte le pietre che potrebbero essere state sensibilizzate.
Con strani tabulati dall’aspetto magico una diaspora di frati prima e
di militari poi inizia a collezionare pietre…………
Come già citato la casta militare degli imperi centroeuropei riesce ad
intercettare un traffico di pietre tra monaci e con sistemi coercitivi a farsi
confessare parte del segreto, la notizia è comunque così incredibile
che rimane circoscritta a speciali reparti autonomi di ricognizione che raramente
rivelavano agli alti comandi strategici la fonte delle loro notizie.
La segretezza della ricerca è testimoniata dalla vastissima catalogazione di pietre nel monastero e nell’esercito asburgico (ora austriaco), enormi padiglioni stivati di pietre di cui nessuno capisce l’utilità, ma che per ordini superiori nessuno si azzarda a buttare.
Agenti travestiti da mendicanti disseminavano di pietre il territorio del nemico,
in concomitanza di pleniluni e equinozi, per poi passare a riprenderle tempo
dopo, e chi si sarebbe curato di un pazzo collezionista di pietre…………
Forse tuttora veniamo studiati e osservati da apparenti mendicanti.
Le pietre magnetiche dell’abate diventano strumento di strategia.
Sono così in nostra mano rari filmati del sacco di Roma, la battaglia
di Pavia…
Dischi di rame e sistemi di specchi fatti ruotare intorno alle pietre magnetiche
e proiettavano su vapori sulfurei, cascate e arcobaleni immagini molto vicine
al moderno cinematografo.
2=la luce del drago verde
La pornografia si dice sia figlia della nevrosi modernista?
O forse un capriccio che segue l’uomo dai suoi primi passi nella civiltà.
il vaporoso fiato di Quoc Quong drago filosofo, il tutto sembra abbia avuto
inizio per i capricci di un un’anziano e corrotto protettore della provincia
dello yunnan, talmente goloso di sesso da non accettare l’idea che il
tempo gli proibisse le giovanili acrobazie, per gioire di nuovo con le sue concubine
giovanissime le faceva giacere con giovani maschi, che poi faceva uccidere,
infine riguardava senza posa i rulli pornografici esaltato dal fascio proiettato
da questa strana lanterna magica .
Per arrivare a questo, schiere di maghi e stregoni persero la testa, ma alla
fine si trovò una strada.
Enormi tele venivano bagnate in soluzioni chimiche segrete, che rendevano la
tela sensibile alle sagome e alle ombre, venivano poi adornati interi padiglioni
dedicati alle più varie esperienze amorose, fuochi continui sensibilizzavano
le scene sulla tela che decine di schiavi arrotolavano facendola scorrere, su
colonne rotanti, adiacenti ad enormi bracieri, il tutto assomigliava ad un’enorme
moviola gigante, gli enormi rulli venivano poi conservati in vuoto pneumatico,
sino al momento di essere proiettati, fuchi solforosi creavano una luce simile
agli affetti di certe discoteche moderne, frenetici schiavi srotolavano i rulli
nascondendo i fuochi con le tele, il fascio proiettato veniva catturato da vapori
nebbiosi al fosforo, dove rivivevano le imprese erotiche di centinaia di concubine,
alla sua morte il vecchio si fece seppellire con tutte le tele i bracieri e
le teste dei suoi maghi e chimici.
Soltanto il ricordo di questa strana esperienza, passando di villaggio in villaggio
portò all’ideazione delle famose ombre cinesi , comunque molto
più edulcorate e popolari, nulla a che vedere con le storie di concubine,
pornografia mistica e
intrattenimento segreto dei fiduciari del vecchio governatore della dinastia
tang.
3= GLI SCUDI CHE CANTANO
Non a caso in gallia il capo veniva portato in trionfo sullo scudo, lo scudo
specie se tondo è sempre stato importante nella primitiva arte della
guerra, e non sempre per il suo scopo protettivo in battaglia, che bisogno aveva
il generale capo di uno scudo, che bisogno ne aveva Annibale, protetto dalle
sue guardie del corpo……….
Fanno sorridere gli specchi di Archimede usati per l’assedio di siracusa……..
Non erano che il ripescaggio minimale e goffo di sistemi di riflessione elettromagnetica
usati da maghi e sacerdoti punici, che riuscivano imitando quei fenomeni naturali
di tempeste elettromagnetiche ad imbrigliare e direzionare le onde visive, su
alcuni dischi simili a scudi.
Strane macchine seguivano l’esercito punico in battaglia, come riportava
anche la cronaca del PUNICHUM di Castro Livide (testo introvabile se non copiato
in armeno antico) storico minore al servizio di Scipione, in alcune frasi del
testo si cita confusamente una macchina che piega il fulmine, che non sembrava
avere scopi bellici, ma tenuta in grande considerazione nello spiegamento punico.
Gli scudi di rame dell’esercito punico erano impressionati da onde elettromagnetiche
traducibili in immagini proprio come i moderni dischi dvd.
Il risultato veniva poi utilizzato a scopo celebrativo, nelle parate delle vittorie
a Cartagine, ogni guerriero di rango superiore si schierava dietro alla macchina
che piega il fulmine e con l’amplificazione della luce dei roghi della
vittoria di particolari lenti concentrate, proiettava la sua parte di battaglia,
il generale capo fungeva da regista operando tagli e correzioni al materiale
originale, i dischi venivano poi riposti in saloni adiacenti al porto nascosto
della città punica, riutilizzati poi in particolari cerimonie collettive
di sapore populista….
Mai come in questa occasione si arriva ad un utilizzo del cinema antico come
moderno strumento di controllo popolare, i romani nella loro cieca violenza
distruttrice distrussero tutto, fondendo i dischi, di cui non capivano l’utilizzo
e considerando le testimonianze degli spettacoli menzogne da disertori……..
Ma la voce di queste proiezioni sembra alla base della costruzione filosofica
della colonne celebrative di Costantino e Traiano, veri e propri film degli
eventi bellici
Da qui la strana e bizzarra scelta delle date e dei posti di alcune battaglie
cruciali decise dai punici:venivano decise in base alla luce e alla bellezza
del paesaggio…
Come mai Annibale non attacco Roma quando si trovava a soli 50 km, forse per
una cattiva luce di scena è la risposta più appropriata………………..;
Siamo così in possesso di alcune immagini inedite della battaglia di
Cannes e della traversata delle Alpi.
4= la bibliovideoteca di Alessandria
Quanto si trovava ad Alessandria era soltanto una copia cartacea del sapere
esistente, che era altresì conservato su dischi elicoidali.
Demetrio fonda la biblioteca dopo aver scritto la sua opera su un fascio di
luce nel cielo, probabilmente la prima traccia di una proiezione di immagini.
La Biblioteca di Alessandria disponeva anche di alcune sale separate adibite
alle proiezioni.
Stando alle leggende conteneva anche libri stampati e dischi di rame magnetici.
L’opera omnia di Beroso, sacerdote babilonese rifugiatosi in Grecia, ci
documenta l’incontro con esseri extraterrestri, gli Apkallus,simili a
pesci, che vivevano dentro scafandri, e avrebbero donato agli uomini le prime
conoscenze scientifiche.
Bisogna conoscere alcuni dettagli per capire che non è impossibile imbrigliare
le immagini, anche senza essere dotati di particolare tecnologia di massa.
Per esempio pensare al fenomeno definito MORGANA cui si assiste nel deserto
e in parte origine dei cosiddetti miraggi….
Il calore determina strane riflessioni su differenti strati di atmosfera aventi
diverse cariche di umidità e calore.
Per chi ha costruito piramidi che sintetizzano mappe astrali intergalattiche
non è certo un problema, ricreare governandolo il cosiddetto effetto
morgana, anzi è probabile che i miraggi desertici non siano altro che
macchine per proiezione dimenticate , o buttate da predoni superstiziosi.
In tempi in cui si scriveva su papiri o pergamene animali, risultava più
comodo inventare qualcosa che potesse contenere lo straordinario sapere di millenni.
Ad Alessandria erano conservati le copie cartacee degli archivi imperiali,
era conservato il sapere destinato al popolo o agli stranieri, una copia di
servizio, sintetica e semplificata di tutto il sapere che i sacerdoti egizi
per ultimi anno immagazzinato.
Nei dischi del sole i sacerdoti immettevano i codici atmosferici di tutto il
loro sapere, ricreando poi gli eventi in speciali sale climatizzate, capaci
di riprodurre le immagini ed i suoni, per il solo gusto del faraone e della
casta sacerdotale.
Al tempo di ACHENATHON una delle prime rivoluzioni monoteistiche , i nuovi sacerdoti
distrussero quasi tutti i dischi elicoidali del sapere ,e sterminarono gli addetti
alle proiezioni,
quando gli antichi sacerdoti ripristinarono i vecchi dei e le antiche usanze,
ormai quasi tutto era stato perduto solo alcuno dischi si salvarono e vennero
messi nella grande biblioteca di Alesandria, ma potevano essere riprodotti solo
in parte, e lentamente si perse del tutto la loro memoria……
Rimaneva così solo una copia cartacea dei grandi dischi del sole, sorta
di immensi proto-cd dove era storata tutta la conoscenza dei mondi.
Ma ancora la beffa finale mancava, i dischi superstiti furono poi portati nel
nuovo mondo da sacerdoti egizi, in previsione del tempo oscuro gravante sulla
loro civiltà trasmettendo così alcuni saperi segreti sulla riproduzione
delle immagini ad alcune branche del sapere delle civiltà precolombiane,
purtroppo furono poi fusi in leghe d’oro dai conquistadores spagnoli,
obliterando per sempre i segreti dell’alba del tempo…
5=
Il panopticon di Nazca
I giganteschi animali visibili solo da grande altezza erano un tempo animati.
Gli enormi disegni che da tempo tormentano l’immaginazione di tutte le
civiltà moderne, si svelano solo a chi vuole capire sino in fondo il
loro dinamico staticismo.
L’uso degli aquiloni sacerdotali, ci aiuta a capire come anche popoli
che non potevano volare, potessero usare la riflessione su grandi superfici
riflettenti, ancorate ai fragili telai degli aquiloni sacri.
Lastre di argenti trattato e levigato dai sacerdoti diventavano superfici levigatissime
in grado di riflettere con una buona approssimazione le gigantesche figure di
terra.
Nelle notti sacre agli dei i sacerdoti da varie montagne facevano levare in
volo i giganteschi aquiloni, alcuni con una superficie pari ad un odierno campo
di calcio, gli aquiloni si levavano in volo da varie montagne, e venivano governati
da squadre di adepti fedeli al loro sacerdote uccello, il sacerdote che guidava
come in una grande regia il movimento dell’aquilone, si aspetta il buio
più profondo , poi si incendiavano le scanalature che determinano a terra
i contorni dei vari disegni, come per incanto il popolo della pianura vedeva
innalzarsi nel cielo il disegno infuocato delle varie figure riprodotte al suolo.
Il grande sacerdote uccello dal tempio aveva preordinato una specie di regia, in modo da introdurre, con tempi e mixaggi appropriati, una narrazione cronologica delle figure, i migliori tra i grandi sacerdoti sono riusciti anche a fondere insieme parti dei disegni in animazioni similari al concetto di ombre cinesi.
Il popolo seguiva le profezie del grande sacerdote osservando il susseguirsi di immagini infuocate nel cielo notturno, e mai a nessuno prima dell’invenzione dell’aeroplano è mai venuto in mente di associare gli strani segni della montagna con figure leggibili.
Il grande sacerdote uccello usava la riflessione infuocata dei grandi disegni in piccole variazioni animate come molti dei nostri neon circuiscono i passanti delle moderne metropoli.
6= le steli ittite
gli ideogrammi cuneiformi sono un sistema binario che permette di memorizzare
miriadi di informazioni.
La scrittura cuneiforme ha sempre rappresentato un’enigma sia per al decifrazione
sia per al strana forma dei segni, praticamente unici rispetto ad altre culture
contemporanee.
Altra cosa dimenticata è che gli ittiti riempivano con la loro scrittura
ogni angolo libero delle grandi superfici delle mura cittadine, costruite con
mattoni a fango crudo.
Tutta la città era in realtà un’enorme data base, HIVAN
GOLINOV un russo matematico informatico di professione e storico dilettante,
arrivò a decifrare l’enigma per caso guidato dalla musa della noia,
seguendo un complicato software russo di calcolo comparato matematico, comincio
per noia ad inserire i caratteri cuneiformi che copiava da un libro, seguendo
le logiche del calcolo binario, il computer immagazzino milioni di simboli,
sino a quando non schiaccio la parola render, il software cominciò ad
auto istallarsi, e dopo diverse ore il computer salto bruciandosi.
La commissione russa incaricata di capire le cause del piccolo incidente si
ritrovo così per le mani i resti dell’hard disk, tentando di ripristinarlo
si accorsero che le immagini sul computer riportavano stralci di vita al tempo
degli hittiti, la notizia ebbe una certa notorietà ma poi il crollo del
sistema sovietico travolse tutto, ora per pochi rubli hivan svende questi filmati
e foto, a chiunque ne faccia richiesta ma nessuno a mai approfondito la ricerca
su altre steli o documenti di sicura origine hittita, per verificare l’esattezza
del fenomeno e i suoi possibili sviluppi, ,a occhio e croce esistono chilometri
di scritti hittity da controllare.
7= IL RE’ SOLE a 25 piccioni al minuto
Le follie di un re spesso arrivano a contenere tante e tali assurdità
che possono anche anticipare il futuro.
Si conoscono molte delle follie del re sole e della sua corte, alcune sono così
assurde che molti hanno preferito dimenticare………
i ritmi erano più lenti, e ci si accontentava di un ritmo che ora riterremo
molto basso, ma erano altri tempi e per molti era una magia incredibile vedere
come in differita una storia comporsi su un campo collinoso.
Se per esempio a marsiglia si svolgeva un varo di un nuovo galeone si poteva
assistere all’evento senza muoversi dai piaceri di marsigia, l’evento
veniva disegnato e spedito con piccioni viaggiatori con carte numeriche, ritrattisti
e paesaggisti disegnavano su griglie divise in piccoli quadrati, 768 x 576,
schiere di matematici e cabalisti sintetizzavano il disegno in griglie segmentate
facendo corrispondere ad ogni punto un colore primario.
Le griglie venivano mandate in ordine cronologico tramite piccioni arrivati
a versailles; venivano decriptate da altri saggi che come nell’esercito
passavano le informazioni ai capitani, ai sergenti e ai caporali del colore
segmento ognuno comandava un piccolo manipolo di persone che alzavano a seconda
degli ordini un diverso rettangolo dipinto con uno dei colori segnalati.
Dalla reggia la corte vedeva come su un televisore comporsi un filmato che scorreva
alla velocità di 25 tavole al minuto…
forse lo stesso cagliostro si celava dietro tanto stupore…
Con questa tecnica venivano raccontate a corte vicende romantiche o militari
o di semplice cronaca con una differita di circa 20 minuti di ritardo sull’evento
originale; il ritardo era proporzionale alla distanza…………..
8=
specchi convessi che memorizzavano immagini
l’alchimista veneziano…
9=lo zootropio maya
come muovere questo zootropio?
c’era bisogno di una fonte d’energia sovrumana.
Enormi pietre con figure similari eppure differenti, strana associazione per
quello che da sempre viene ritenuta null’altro che architettura e scultura
ornamentale.
Ma se proviamo a trascendere, dalla visione nozionista che ci è stata
propinata e con l’ausilio dei moderni computer immettiamo le immagini
in sequenze differenziate in un programma che simula i movimento degli zootropi
fine 800, avremo la sorpresa di vedere le pietre danzare, i volti se impostati
correttamente si animano in un continuo mutare di espressioni , quasi a cantare,
infatti i movimenti delle bocche seguono una linea che conferma gli studi sulla
fonetica della lingua originale maja ormai perduta per sempre.
Gli zootropi sono la base di studio di una civiltà preelettrica che ha
portato poi nel nostro mondo al cinema, ma i nostri erano di carta o cartone
al massimo di legno, e delle dimensioni di un mezzo metro al massimo, perché
mai i maja avrebbero costruito zootropi delle dimensioni di 80 metri quadrati
e del peso di decine di tonnellata utilizzando solo la pietra?
Forse la spiegazione per le dimensioni era la visione di massa, immaginiamo
il popolo maja recarsi ai due spettacoli serali di rotazione animata, forse
il fatto di essere costruiti in pietra era per l’utilizzo del fuoco come
potenziatore visivo notturno, ma come muovere alla velocità esorbitante
di 25 rotazioni al secondo una tale massa, migliaia di schiavi con corde e pulegge
avrebbero azionato una simil trottola lignea che serviva da telaio alle maschere
in pietra?
È un’ipotesi ma calcoli dell’istituto tecnico di mexico city
dimostrano che nemmeno un generatore nucleare a pieno regime avrebbe resistito
per più di pochi secondi.
Forse vi hanno a che fare le teorie sull’annullamento gravitazionale,
di determinati metalli a determinate velocità di rotazione in un sistema
a catena di diminuzione del peso?
Ma questo la nostra civiltà lo scoprirà solo tra 300 anni,
quindi ?…………………………………..
10= L’OCCHIO DELLA TEMPESTA
cinema come granelli di sabbia
esposta ad altissima temperatura la sabbia si vetrifica,
vetrificando cattura la luce ed immagazzina immagini…
tutto questo è scritto anche nel corano, e i mistici shufi del deserto
si accorsero di tutto osservando i fulmini colpire il deserto durante furibonde
tempeste, e alle corti degli emiri gli alchimisti sempre ben accetti seppero
replicare il fenomeno, si attendevano le tempeste e come avrebbe fatto BENIAMINO
FRANKLIN molti secoli dopo, attiravano i fulmini con strane antenne, intorno
si svolgevano le scenette spesso a carattere religioso, il fulmine arrivando,
fondavano la sabbia vetrificandola.
Il vetro veniva tritato, i frammenti fatti ruotare, in una lampada aladinesca
che poteva riproiettarli solo con l’ausilio di un altro fulmine, ogni
granello cattura così la sua versione dei fatti, un insieme di granelli
compongono una storia, in una visione che ricorda quella di alcuni effetti del
film MATRICS.
In alcuni suq di Khartoum si trovano ancora sacchetti contenenti ora cinquecento
ora mille granelli vetrificati:
Il corrispondente delle odierne videocassette.
11= I CORNI DI DIAMANTE
E’ risaputo che le api possano vedere i raggi infrarossi.
Sembra altrettanto certo che le mantidi “vedano” onde radio,
per non parlare degli scarabei che i cui organi visivi arrivino a sondare i
raggi gamma
Gli antichi Egizi si erano specializzati
Bastava cambiare insetto per mutare visione…
Un listello di rame conficcato nel nervo ottico umano e collegato all’altro
capo all’insetto funzionava così da interfaccia tra la visione
insettiforme e quella umana.
Specializzati nella trapanazione del cranio si abituarono ad avere confidenza
con l’interno del sistema umano, mummie segrete sono conservate in speciali
reparti dei più importanti musei egizi di tutto il mondo.
Come dei cornuti i sacerdoti più alti nella gerarchia avevano piccole
escrescenze che uscivano dalla testa, come moderni spinotti fungevano come collegamento
tra il nervo ottico umano e il sistema nervoso insettivoro.
Il tutto non è confermato ma sembra che una di queste mummie si trovi
a torino, e che sul sarcofago vi siano geroglifici sufficienti per arrivare
a replicare l’esperimento.
Al museo negano ma da circa un anno si sono stretti i legami, con università
sudamericane, e alcuni dei + famosi insettologi stazionano regolarmente in alberghi
adiacenti al museo.
Molto interesse suscita la notizia anche nei servizi segreti, dopo le unità
cinofile ecco arrivare le improbabili unità insettivore, se la notizia
fosse confermata l’esercito italiano si porrebbe in situazione di grande
avanguardia nel contesto degli eserciti della nato.
12=
Dalle seppur vaghe descrizioni lasciate, risulta che Platone abbia visitato
Atlantide prima che venisse sommersa dalle acque.
Vasta però è la quantità di resoconti da lui omessa per
evitare che il panico si diffondesse tra la società greca non ancora
ritenuta pronta per venire a conoscenza di una scienza tanto progredita.
Risulta che in Atlantide esistessero sale cinematografiche attrezzate per ospitare
numerosi spettatori, e proiezioni quotidiane, delle quali le vestigia inequivocabili
sono riscontrabili nel mito della caverna.
13= la moviola dei ciclopi
In una spianata del Luristan (l’Iran odierno) troviamo i resti di una
lunga fila di colonne disposte in un tracciato che nessun archeologo è
riuscito a decifrare.
Si tratta degli elementi di una gigantesca moviola su cui una razza di Giganti
faceva scorrere la pelle di enormi serpenti istoriata di immagini che creavano
l’impressione di movimento.
Un sistema di lastre di sale la proiettava poi su un telaio formato da pelli
di bufalo conciate e cucite insieme.
Sistema sicuramente usato anche per chiarire definitivamente i mistero di STONEHENGE.
Le colonne delle moviole iraniane o i resti dei templi del sole nel nord dell’inghilterra
sono i resti dei ciclopi erranti, una razza in estinzione dal fulgido passato
che vagava tra le nuove razze di uomini ritagliandosi il ruolo di intrattenitori.
I ciclopi vagavano tra i regni dei nuovi uomini ormai padroni del pianeta, nuovi
padroni barbari ed ignoranti che si entusiasmavano a morte alla vista di questi
prodigi che i giganteschi reduci riuscivano a riprodurre in così svantaggiate
condizioni.
Convincendo qualche capo locale a prestargli schiavi li mettevano al lavoro
per costruire queste strane forme architettoniche, una volta terminate, i ciclopi
riproducevano il miracolo del cinema ai villici primitivi che erano pronti ad
adorarli come dei, avete mai pensato che la forma di STONEHENGE è straordinariamente
simile ad uno zootrofio per animazione?
E che le strutture al centro fungevano da guida a strutture di legno azionate
da tiranti che solo i ciclopi potevano azionare per la loro struttura, un rogo
al centro e pelli levigate e dipinte dei serpenti primordiali lunghi si dice
70 metri, e la magia era compiuta, spiegando come mai la leggenda dei ciclopi
sia diffusa su tutta la dorsale del vecchio mondo.