WILD WILD WEST


Carpi vicino a Modena, 1923 un bandito motociclista con impermeabile occhialoni e fucile nella sella della moto.
Assalti alla diligenza, trainata da muli e alle prime furgonate.

Apparizioni fantasmagoriche dalle nebbie invernali, un fantasma mascherato che assaltava diligenze trà bologna e Mantova,Ravenna e Ferrara, muovendosi lontano dalle città,
in tutto il confine trà Emilia e Romagna, quasi confidando che il cambio di “contea” potesse salvarlo.


Creare un parallelo trà i banditi del west e il nostro Musolesi, a pochi anni dalla scomparsa di Phancio Villa, lui continuava a rapinare diligenze e uffici postali nella bassa.

Le immagini + classiche del west rivivono nelle nostre strade, il mucchio selvaggio era quà circa 95 anni fa.

Con la complicità di occasionali soci o pard’s organizzava piccole bande di primordiali motociclisti, sempre nella pianura scorrazzavano inseguiti da gendarmi in bicicletta.

Mio zio si ricorda tutto la leggenda sino al dopoguerra era ancora viva e si raccontava nelle osterie.

Il nostro eroe come nella migliore tradizione fu tradito da un compagno catturato, assediato da un regimento di regii carabinieri ciclisti fù circondato in uno dei suoi casolari rifugio, rifiutando la resa perì in uno scontro epico, il casolare bruciò e il cadavere non fù mai ritrovato.


L’idea era di ripercorrere le strade delle rapine, in sella a moto d’epoca, ricostruendo la storia sulle memorie di mio zio che si ricorda molti dettagli , lui a 74 anni si è trasferrito da un paio di anni su 2 torri costruite sulle foci del po’
Dove ha aperto il museo nazionale del trotto archiviando pubblicazioni sull’argomento dall’epoca del bandito.

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