PRINT/INSTALLATION

BASMATI FILM 

BASMATI FILM 

Nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 e in occasione di ARTEEFIERA

Ighina e la Spirale Elettromagnetica


A CURA DI Giuseppe Virelli

PROMOSSO DA / MU Versatile label

IN COLLABORAZIONE CON / Basmati Video

UFF STAMPA / Sara Papini 


LUOGO MULAB. Via Mascarella 116/a


Il MUlab, laboratorio di MU Versatile Label e PADIY, spazio dedicato al DIY, alla didattica, progettazione, riparazione e modifica di hardware per le arti elettroniche e alla

stampa serigrafica si trasforma per tre giorni in una galleria darte dedicata a Pier Luigi Ighina e alla sua visione pseudoscientifica dellelettromagnetismo.

Nell’aria artigianale dello spazio gli artisti visivi: Chiara Vitofrancesco, Ladan Abedini, Gianluca Benvenuti, Paola Paganotto, Andrea Zanini, Andrea Bosqini, Matteo Speciale, Eugenio Carlini e Ceramic Head esporranno le proprie opere tra gli scaffali, in una scenografia composta da media archeology.


Fulcro dellevento è la performance live IGHINA 02: nel Sinestudio

IGHINA 02 e La Spirale Elettronica è un progetto performativo multimediale promosso dall’artista Saul Saguatti e dal sound/visual Artist Pasquale Sorrentino ispirato alle teorie del visionario ‘inventore’ Pierluigi Luigi Ighina (1908-2004), in particolare ai suoi studi sulla ‘filosofia della spirale’ legata alla filomazia (amore dell’apprendimento) secondo cui tutta la materia è pervasa da frattali in stretto collegamento fra i quali, se opportunatamente manipolati, possono, migliorare la vita dell’uomo.

Da queste teorie pseudo scientifiche nasce quindi l’idea di progettare una macchina in grado di catturare le immagini circostanti attraverso le interferenze delle onde elettromagnetiche generate dai corpi o dalla luce. Tale macchina, una sorta di Theremin video denominato per l’appunto ‘Ighina’, si pone dunque come uno strumento di alterazione della normale percezione del campo sensoriale in grado d’immergere lo spettatore in un flusso continuo di immagini svisate. Non un ‘classico’ glitch elettronico quindi, ma un vero e proprio distorsore ‘fisico’ in grado di interferire in maniera reale (e non virtuale) sul nostro universo quotidiano; il tutto coadiuvato da inserti di animazioni manuali, grafiche 16 bit realizzate con un ‘antico’ Amiga 1200 e da video di archivio miscelati hic et nunc a suoni appositamente generati da sintetizzatori in sinergia con l’apparato visivo.

In ultima analisi, il progetto Ighina-La spirale elettromagnetica si configura quindi come una ricerca volta a ridefinire il senso di ‘realtà in cui il profondo legame fra arte, tecnologia e psiche si manifesta con un forte impatto emotivo.


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